La GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA, più nota in Italia come FESTA DELLA DONNA, ha compiuto nel 2009 il suo primo centenario. Ma da dove nasce questa ricorrenza? Una leggenda molto celebre narra che la FESTA DELLA DONNA sia stata istituita nel 1908 in memoria delle operaie morte nel rogo di una fabbrica di New York. In realtà le sue origini risalgono all’inizio del secolo scorso quando il 28 febbraio del 1909 negli Stati Uniti, fu istituita la PRIMA GIORNATA NAZIONALE DELLA DONNA su invito del Partito Socialista americano che, in quella data organizzò una grande manifestazione in favore del diritto delle donne al voto. Nel 1910 la ricorrenza arrivò anche in Europa: in occasione del Congresso di Copenhagen, l’Internazionale Socialista decise di istituire la GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA. All’epoca non era stata ancora stabilita una data precisa e seguendo il modello americano, la giornata cadeva nell’ultima domenica di febbraio. Il 25 marzo 1911 si verificò l’evento che più di ogni altro determinò l’inizio di proteste e manifestazioni a favore dell’emancipazione femminile e da cui probabilmente nacque la leggenda dell’origine della Festa della Donna: nella fabbrica Triangle di New York si sviluppò un incendio in cui persero la vita più di 140 operaie. Da quel momento in avanti in molti paesi europei tra cui Germania, Austria e Svizzera nacquero delle giornate dedicate alle donne.
La data dell’8 marzo entrò per la prima volta nella storia della FESTA DELLA DONNA nel 1917 ed è collegata alla RIVOLUZIONE RUSSA. L’8 marzo del calendario gregoriano, nel 1917 le donne di San Pietroburgo organizzarono uno sciopero per ottenere “il pane e la pace”. Pochi giorni dopo lo zar abdicò e la data è rimasta nei libri di storia ad indicare l’inizio della RIVOLUZIONE DI FEBBRAIO. Fu questo evento a cui si ispirarono le delegate della SECONDA CONFERENZA INTERNAZIONALE DELLE DONNE COMUNISTE a Mosca, quando scelsero l’8 MARZO come data in cui istituire la GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’OPERAIA. Da qui in avanti la FESTA DELLA DONNA è stata stabilita per l’8 marzo e ha assunto rapidamente dimensioni globali.
In Italia la Festa Della Donna iniziò ad essere celebrata nel 1922 con la stessa connotazione politica e di rivendicazione sociale. L’iniziativa prese forza nel 1945 quando l’Unione Donne Italiane (formata da donne del PCI, PSI, Partito d’Azione, Sinistra Cristiana e Democrazia del Lavoro, tuttora impegnata in attività di promozione e difesa dei diritti della donne) celebrò la giornata della Donna nella zone d’Italia già liberate dal fascismo. Si deve però aspettare il 1946 per la comparsa del suo simbolo: la mimosa. L’idea della mimosa fu proposta dalle ex-combattenti Teresa Noce, Rita Montagnana e Teresa Mattei. Il fiore aveva tutte le caratteristiche ideali per diventare il simbolo della Festa della Donna: la sua fioritura spontanea avviene ai primi di marzo e i suoi costi sono piuttosto contenuti. Ha uno splendido colore giallo brillante che trasmette gioia, forza e vitalità quasi come un passaggio dal silenzioso inverno alla vitale primavera. La sua capacità di fiorire in terreni difficili e la sua notevole resistenza, nonostante l’aspetto fragile e delicato, la rendono inoltre perfetta espressione della resilienza femminile, capace di rialzarsi e rigenerarsi ad ogni difficoltà.
Nel 1975 le Nazioni Unite hanno designato l’otto marzo come Giornata Internazionale della Donna con lo scopo di celebrare i progressi in ambito economico, politico e culturale raggiunti dalle donne in tutto il mondo, indipendentemente dall’etnia, dalla lingua e dalle appartenenze politiche, sociali ed economiche, sensibilizzare sulla disparità di genere e la discriminazione nonché promuovere il sostegno globale alle donne.
Il simbolo della Giornata Internazionale della Donna (solo in Italia è la mimosa..) è il genere femminile di solito accompagnato dai colori viola, verde e bianco dove il viola rappresenta la dignità e la giustizia, il verde la speranza e il bianco la purezza.
Nonostante i molti passi avanti compiuti, in molti paesi la condizione femminile è ancora di grave disparità e più che mai in certi stati è di intollerabile ingiustizia, con pesanti abusi e diritti negati.
Dal 1996, ogni Giornata Internazionale della donna ha un tema ufficiale e quello di quest’anno è #EmbraceEquity che concentra l’attenzione su come l’equità di genere debba far parte del DNA di ogni società e si debba comprendere che le pari opportunità, con persone che continuamente si spostano da un continente all’altro, non siano più sufficienti, ma occorra un’equa azione di vera inclusione e appartenenza.
Altro punto saliente della campagna delle Nazioni Unite di quest’anno è “ DigitAll: Innovazione e tecnologia per l’uguaglianza di genere” con l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza e sul contributo della tecnologia digitale nello svelare le disuguaglianze e le discriminazioni di genere.