LE PRINCIPALI ANOMALIE DEL FUSTO DEI CAPELLI

Possono essere diverse le anomalie che riguardano il fusto dei capelli, ossia la parte visibile che fuoriesce dall’ostio follicolare, costituita prevalentemente da cheratina, nonché da acqua, grassi e sali minerali  che, nelle giuste quantità, ne garantiscono la salute e la bellezza.

Esistono infatti circostanze, dalle predisposizioni ereditarie ai fattori di natura fisico – chimica, ambientale che possono compromettere questo delicato equilibrio, determinando situazioni anomale che, se non riconosciute e affrontate per tempo, possono causare danni a volte irreversibili.

In base a specifiche caratteristiche, se ne possono distinguere varie tipologie:

  • Irregolarità del fusto: Capelli affusolati e fenomeno di Pohl-Pinkus, Peli a baionetta, Moniletrix, Pili annulati, Pili bifurcati, Pili multigemini, Pili canaliculi o Capelli impettinabili.
  • Rottura del fusto: Tricoclasia, Tricoptilosi, Tricoschisi, Tricoressi nodosa, Fratture fusiformi.
  • Arricciamenti del fusto: Capelli lanosi, Pili torti, Pili pseudotorti, Triconodosi.

IRREGOLARITA’ DEL FUSTO

Capelli affusolati

Sono caratterizzati da restringimenti affusolati lungo il fusto, dovuti ad un rallentamento temporaneo e ripetuto dell’attività riproduttiva delle cellule della matrice. Si tratta di un’anomalia acquisita, molto spesso collegata all’assunzione di farmaci, malattie infettive febbrili, ulcera peptica, traumi ripetuti da trazione (tricotillomania). Una variante dei Capelli affusolati è il fenomeno di Pohl-Pinkus dove il restringimento è solo nella parte più vicina alla radice del capello ed è spesso da ricondursi ad interventi chirurgici, traumi, emorragie, insorgenza di malattie sistemiche ecc.

Peli a baionetta

I capelli presentano un fusto affilato con un ingrossamento iperpigmentato della corteccia prima dell’assottigliamento. Sono tipici di chi soffre di ittiosi, ma si possono riscontrare anche nella dermatite seborroica e in chi è sottoposto a terapie antitumorali.

Moniletrix

Il fusto ha complessivamente un aspetto che lo fa assomigliare ad una collana (da cui il termine moniletrix) poiché presenta a distanza regolare l’uno dall’altro, rigonfiamenti di circa 1 mm, detti “nodi”. Questi sono spesso privi di cuticola e separati da restringimenti affusolati detti “internodi”, che presentano scanalature longitudinali in cui sono presenti le cellule cuticolari, ma alterate e dove più frequentemente si verificano le fratture (clasie). Il capello si spezza con grande facilità ad 1-2 cm dalla cute dando origine ad una pseudo-alopecia diffusa che interessa soprattutto le zone di maggior sfregamento come la nuca.  Il cuoio capelluto presenta tipiche papule follicolari cheratosiche. Il Moniletrix si evidenzia fin dai primi mesi di vita e tende a migliorare con l’età senza tuttavia regredire completamente. Si tratta di un’anomalia di origine ereditaria e può colpire anche i peli di tutti i distretti cutanei.

Pili annulati

In questo tipo di capelli il fusto, la cui cuticola si presenta strutturata in maniera regolare e con lievi scanalature, è caratterizzato da bande alternate chiare e scure. Ciò è dovuto a microbolle di aria che si trovano tra la corticale e le cellule della corteccia. Queste aree risultano infatti chiare se osservate a luce incidente e diventano invece scure se la luce è posta dietro al capello (microscopio, ripiano illuminato) dando al capello un caratteristico aspetto “zebrato”. Si tratta di un difetto su base genetica, determinato da una irregolare attività delle cellule della matrice del capello che cresce più lentamente del normale e può risultare più fragile, anche se, nel complesso risulta esteticamente gradevole in quanto dà l’effetto di una capigliatura “lucente”.

Pili bifurcati

Dal follicolo fuoriesce un pelo che si biforca dando origine a due peli distinti ognuno con la propria cuticola. Si differenzia dalla tricoptilosi in quanto, in quest’ultima anomalia, la cuticola è assente.

Pili multigemini

Da uno stesso follicolo possono uscire fino sette/otto peli distinti e completi. Si tratta di un’anomalia di sviluppo del follicolo pilifero, piuttosto rara, dove numerose papille e matrici dotate di guaine epiteliali interne proprie, (mentre la guaina epiteliale esterna rimane unica), producono peli che escono da un solo ostio follicolare. La causa è da attribuire probabilmente a compressioni meccaniche non omogenee fra le varie guaine.

Pili canaliculi

Lo stelo, provvisto di cuticola, si presenta trasversalmente di forma triangolare, dovuta ad una o più scanalature longitudinali. Si tratta di un’alterazione ereditaria che determina capelli biondo-argenteo o giallo-grigiastro che non possono in alcun modo essere pettinati (capelli impettinabili) e che si spezzano facilmente nel tentativo di poterli domare. La probabile causa è da ricercarsi in una irregolare cheratinizzazione della guaina epiteliale interna che diventa precocemente troppo rigida, alterando il capello in crescita. Di solito appare nei primi anni di vita, per poi migliorare nell’adolescenza.

ROTTURA DEL FUSTO

Tricoclasia

Si tratta di una frattura trasversale del fusto che interessa solo la parte centrale ossia corteccia e midollo, mentre la cuticola rimane integra. Non è determinata da malattie o predisposizioni genetiche, ma è  per lo più legata a traumi di tipo chimico (colorazioni e decolorazioni). I capelli si spezzano nella parte superiore del follicolo mentre le radici non cadono. Nelle fasi iniziali i capelli non risultano particolarmente fragili, ma continuando gli eventi di tipo traumatico, si può determinare la rottura della cuticola e lo spezzarsi dei capelli sino in prossimità del cuoio capelluto. Quest’anomalia è inoltre caratterizzata dalla comparsa di nodi. Nei casi meno gravi i capelli si spezzano proprio in prossimità di questi nodi. Nei casi più gravi il danno è irreversibile e occorre tagliare i capelli, asportando le parti danneggiate.

Tricoptilosi

Più comunemente conosciuta come “doppie punte”, è una frattura longitudinale del capello, che, dopo una prima fase di perdita della cuticola, finisce letteralmente per sdoppiarsi. Può essere intermedia o terminale e si verifica solo per danni fisico-chimici. Una delle principali cause è il calore (eccessivo uso di phon e piastre), ma anche spazzolature troppo energiche e trattamenti aggressivi come permanenti, colorazioni e decolorazioni, senza il dovuto utilizzo di prodotti idratanti ed emollienti atti a conservare l’integrità della cuticola.  Si accentua in estate a causa dell’esposizione ad agenti esterni come raggi solari, sale marino o cloro della piscina che inaridiscono la chioma, rendendo i capelli secchi e soggetti a spezzarsi facilmente. Anche in questo caso, di fronte a fratture longitudinali di parecchi centimetri, l’unica soluzione è il taglio dei capelli.

Tricoschisi

E’ una frattura trasversale del fusto senza rigonfiamenti,  dovuta a carenze proteiche e soprattutto di zolfo. I capelli si presentano appiattiti, secchi, irregolarmente conformati e ruvidi.

Tricoressi nodosa

E’ caratterizzata da rigonfiamenti tondeggianti, fragili e facilmente soggetti a frattura. In una prima fase vi sono aree bianche visibili solo al microscopio determinate dalla perdita della cuticola, cui seguono nodi o rigonfiamenti ben evidenti, dovuti all’allentamento della struttura corticale, sino ad arrivare alla rottura vera e propria (che avviene con aspetto tipicamente “sfrangiato”, a pennello).  Le cause possono essere di natura ereditaria oppure, la più comune, a seguito di stress fisici e chimici (phon, spazzole, acconciature, permanenti, colorazioni, shampoo frequenti con prodotti aggressivi ecc.). Chi soffre di questa anomalia presenta capelli che, oltre ad essere fragili e facilmente soggetti a rottura, risultano opachi e dalla crescita ridotta o addirittura impossibile.

Fratture fusiformi

Si verificano principalmente nei “capelli affusolati” in concomitanza con i restringimenti. La parte residua del capello presenta il tipico aspetto “a punta di matita”.

ARRICCIAMENTI DEL FUSTO

Capelli lanosi

Capelli crespi come quelli tipici dell’etnia nera possono esserci anche nei caucasici. Questo tipo particolare di capigliatura è dovuto, nella stragrande maggioranza dei casi, ad una malattia ereditaria che può essere già manifesta alla  nascita oppure nei primi mesi di vita. I riccioli, con un diametro di 0,5 cm sono molto ravvicinati, difficili da pettinare e risultano particolarmente fragili. In genere la crescita dei capelli è normale, ma la fase anagen può risultare incompleta, con alterazione del ciclo vitale dei capelli che, di conseguenza, non riescono a raggiungere una lunghezza normale. La malattia può essere generalizzata e interessare tutto il cuoio capelluto, oppure circoscritta sotto forma di nevo con capelli lanosi. Esiste inoltre una forma, sempre ereditaria,  che ha il suo esordio nell’adolescenza, riguarda prevalentemente i maschi, colpisce le zone occipitale e temporale dove i capelli iniziano a scurirsi e ad arricciarsi, può arrivare a coinvolgere l’intero cuoio capelluto e, a volte, anche regredire. I fusti dei capelli lanosi hanno sezione ovoidale e spessore ridotto, presentano curvature o torsioni con il risultato finale di un notevole arricciamento. Non sono pettinabili, ma nell’età adulta possono spontaneamente diventare meno ricci e fragili

Pili torti

Come si evince dal nome, il fusto non è rettilineo, ma presenta torsioni di 180° su se stesso (di solito da 3 a 5) ad intervalli regolari. In questi tratti la sezione da circolare diventa ellittica e si caratterizza per la sua fragilità. Il capello generalmente si spezza a 4 – 5 cm dallo sbocco del follicolo. La causa prevalente è dovuta ad anomalia ereditaria, mentre molto scarse sono le segnalazioni di pili torti dovuti a traumi acquisiti e ripetuti.

Triconodosi

E’ un’alterazione del fusto dovuta a legature troppo strette e forzate che portano i capelli letteralmente ad annodarsi. E’ tipica dei capelli crespi e si verifica soprattutto nei capelli lanosi o di tipo afro. I capelli risultano molto più fragili in corrispondenza dei nodi in quanto la cuticola risulta disgregata e la corteccia pertanto esposta e vulnerabile. E’ proprio in questi punti che si verificano più facilmente le fratture dovute a traumi di tipo chimico o fisico.

Sindrome dei capelli impettinabili

Con questo termine viene definita una situazione in cui i capelli non possono essere pettinati e trattamenti energici per riuscire ad ottenere un’acconciatura accettabile, possono generare le prevedibili e inevitabili conseguenze della rottura dei fusti. La sindrome dei capelli impettinabili la si riscontra in presenza di malformazione dei fusti, di solito Pili canaliculi, Capelli lanosi o Pili torti.

COME PREVENIRE LE ANOMALIE DEL FUSTO

Abbiamo elencato solo alcune delle anomalie che possono affliggere il fusto e determinare, nel migliore dei casi, una chioma in disordine. Come abbiamo visto, le cause possono essere congenite, per cui  ovviamente non è possibile parlare di prevenzione oppure derivare da comportamenti scorretti. In quest’ultimo caso è invece assolutamente doveroso prendere coscienza delle conseguenze di determinate azioni, valutare se certe scelte di carattere estetico (decolorazioni selvagge, permanenti, piastre utilizzate in maniera sistematica…) siano adeguate per la salute dei propri capelli e prestare la dovuta attenzione alla loro cura, fatta con prodotti adatti, nella routine così come nei trattamenti periodici. Non dobbiamo mai dimenticare che i lavori  del parrucchiere eseguiti su capelli disidratati, con fusti gravemente danneggiati, non solo peggiorano sensibilmente la qualità degli stessi, ma comportano anche pessimi risultati dal punto di vista estetico (uno dei più classici…l’effetto paglia) perché, sarete d’accordo con noi, non ci può essere bellezza in capelli privi di salute! Affrontare lavori estetici (colorazioni, decolorazioni ecc.) con capelli in forma, non solo migliorerà sensibilmente la qualità del risultato finale, ma ridurrà decisamente l’impatto invasivo di queste operazioni, senza dimenticare che più che mai, capelli trattati, avranno comunque necessità di cure e attenzioni particolari. Ricordiamoci inoltre che l’estate non è amica dei capelli per cui, affrontiamola con lunghezze in salute, non abbandoniamo mai la nostra sana routine per conservarle tali e adottiamo tutti i provvedimenti del caso per proteggerli dalle insidie cui inevitabilmente andranno incontro.

Anche nel caso di anomalie congenite del fusto dei capelli,  è comunque indispensabile avere routine di cura e trattamenti periodici con prodotti specifici che possano apportare la giusta idratazione, emollienza e dare un valido aiuto nella delicata fase della ristrutturazione.

LE SOLUZIONI SECONDO NATURA DELLA LINEA TRICOLOGICA IKS

Per prevenire le anomalie delle lunghezze è opportuno avere sane abitudini che partono dalla consapevolezza delle esigenze dei capelli, dal momento della detersione sino alla piega, senza dimenticare i trattamenti periodici da effettuarsi in relazione a determinati periodi dell’anno o a specifiche necessità.

Considerando la conformazione e la composizione del fusto, è doveroso utilizzare detergenti specifici per le lunghezze, che non ne vadano ad alterare il pH che è leggermente più acido del cuoio capelluto (3,5,) in quanto deve garantire la chiusura delle cuticole, poste a protezione della parte interna del capello. Detergenti troppo aggressivi, alterano la naturale protezione delle lunghezze, determinando l’apertura delle cuticole, con  perdita di acqua e di lipidi  e conseguente disidratazione, impoverimento e vulnerabilità  del fusto.

La linea tricologica IKS, propone i suoi shampoo specifici per le lunghezze, diversificati secondo la tipologia dei capelli e studiati appositamente per detergere con azione volta a riequilibrare il pH fisiologico, grazie al mix di tensioattivi ad estrazione naturale, calibrati per risultare perfettamente compatibili con le loro esigenze. I principi attivi funzionali ad estrazione naturale in essi contenuti, svolgono inoltre effetto condizionante e blandamente ristrutturante, per dare idratazione e corposità. Già quindi con gli Shampoo lunghezze i capelli risultano morbidi e districati.

E’ però indispensabile completare l’azione con specifici prodotti condizionanti e ristrutturanti, in grado di fornire sostanze che possano ricomporre, ove necessario, la naturale struttura del capello e svolgere un’importante azione di prevenzione rispetto a potenziali danni futuri.

I prodotti RISTRUTTURANTI della linea tricologica IKS, a base di oli vegetali, vitamine, Sali minerali, proteine e aminoacidi vegetali, apportano idratazione e nutrimento, ripristinano le naturali barriere difensive della cuticola e  provvedono a ricostruire eventuali aree danneggiate della corteccia, facendo risultare così i capelli corposi, morbidi, lucidi, docili al pettine e privi di elettricità….ossia visibilmente sani!

I RISTRUTTURANTI IKS possono essere utilizzati singolarmente o in contemporanea, dopo lo shampoo specifico, in base alle esigenze dei capelli.

Periodicamente, a scopo di prevenzione o per affrontare i danni delle lunghezze dati da fattori fisico-chimici (colorazione, decolorazione, permanenti, uso di piastre, spazzolature energiche..) o dopo l’inverno o le vacanze estive, è opportuno chiedere al proprio parrucchiere il trattamento professionale della RICOSTRUZIONE in cui tutti i prodotti RISTRUTTURANTI IKS vengono utilizzati secondo il metodo I.K.S. per ricostruire i capelli in profondità e rimediare a danni anche gravi dei fusti.

Per concludere vale la pena ricordare che anche i prodotti di finitura per la piega come lacche, schiume, gel, devono avere componenti che contribuiscano a salvaguardare la struttura del capello, dando volume, stabilità e forma, senza danneggiarlo…. esattamente come fanno tutti i FINISH della linea tricologica IKS, a base di estratti naturali e senza siliconi sintetici che creano pesantezza e  rivestono le lunghezze di una guaina che, a lungo andare, crea secchezza e determina i presupposti per le doppie punte.