TENDENZE COLORI PER CAPELLI PER L’INVERNO 2025

Quali sono le tendenze colore per capelli per l’inverno 2025?

Anche per quest’anno è confermato il trend che ormai impera da qualche tempo che tende ad ispirarsi ai toni naturali, per un desiderio di semplicità e autenticità, in grado di valorizzare la bellezza priva di artifici.

Accantonate le teste dai colori fluo, ecco che tonalità come il castano dai toni naturali, il rosso caldo, l’espresso scuro, il biondo dalle morbide sfumature, saranno di grande tendenza per look eleganti e perfettamente integrati con la texture e il tono della pelle di ciascuna persona, contribuendo ad esaltare con classe ed armonia, la personalità e lo stile di ognuna.

Le passerelle delle principali Fashion Week, da Milano a Parigi, hanno inoltre messo in evidenza come esista sempre più una grande sinergia tra moda e bellezza che non solo si completano a vicenda, ma finiscono per essere fonte di ispirazione reciproca per cui, mentre i tessuti raccontano di trame ricche e particolari, le chiome si tingono di colori che esaltano e si ispirano ai tessuti, in una complicità che dona a ciascuna tratti unici e distintivi.

E’ questo il caso del biondo cashmere, sicuramente uno dei colori di tendenza dell’inverno 2025.

Questa tonalità è caratterizzata da riflessi caldi e morbidi che creano un perfetto equilibrio tra il dorato e il cenere, determinando un effetto discreto, ma decisamente raffinato.

Il suo nome deriva dalle molte sfumature di cui è composto che richiamano la trama delicata e lussuosa del tessuto a cui si ispira.

L’abile mix di tutti questi riflessi lo rende un colore estremamente versatile e tridimensionale, adattabile a tutti gli incarnati.

La chioma risulta senza stacchi netti,  per un effetto estremamente avvolgente e naturale che regala grande profondità e luminosità al viso.

E’ inoltre un colore che non obbliga ad estenuanti sedute dal parrucchiere in quanto le schiariture sono delicate e possono essere realizzate sia con la classica tecnica della decolorazione, oppure, sulle basi più chiare, con tonalizzazioni dirette. In ogni caso l’effetto è morbido e mai eccessivo.

Celebrities come Gigi Hadid e Kate Moss hanno fatto proprio questo look sofisticato e nel contempo estremamente naturale.

Gigi Hadid – Biondo Cashmere Immagine da web

Anche i capelli rossi continueranno ad essere una tendenza forte e accattivante.

Tra le sfumature di rosso maggiormente in voga citiamo:

Foxy Red –  Il suo nome già rivela quale può essere la tonalità di questo rosso vibrante.

Il Foxy Red è una nuance che si ispira alle varie sfumature del manto della volpe che non è certo uniforme, ma si caratterizza per varie gradazioni, comprese tra l’arancio e il rosso scuro.

Risulta essere così la magica fusione di queste due sfumature estreme del rosso, per dare vita ad una nuance di forte impatto… sfrontata, ma nello stesso tempo elegante…audace senza risultare volgare o artificiosa.

La sua sfumatura color rame, calda e intensa, addolcisce i lineamenti e si presta a valorizzare molti incarnati, risultando più luminosa sulle chiome   bionde o castano chiaro, mentre arricchisce di riflessi quelle castano scure.

Una testa Foxy Red non passa certo inosservata, anche se questa nuance, accesa e accattivante, risulta essere estremamente naturale.

Esprime una sensualità consapevole e dona vivacità e determinazione a chi la porta.

Per questo è molto amata dalla generazione Z e furoreggia sui social di tendenza quali TIK TOK e Pinterest.

Foxy Red – Immagine da web

Cherry Cola – E’ una sfumatura di rosso goloso e avvolgente che si ispira alla celebre bevanda frizzante.

Questa tonalità è particolarmente adatta a chi ha una base naturalmente scura e desidera rendere più caldo l’effetto, senza stravolgere completamente la propria immagine.

I capelli  vengono arricchiti di sfumature ciliegia e riflessi che vanno dal borgogna al viola.

La particolarità del Cherry Cola è che può essere modulato a seconda del risultato finale che si vuole ottenere: più discreto con leggere sfumature che si notano solo alla luce, oppure più intenso e luminoso con riflessi più audaci e decisi..

In ogni caso l’effetto è di una testa che rivela eleganza e personalità.

Tra le star citiamo DUA LIPA che ha sostituito la sua chioma scura con una dalle bellissime tonalità Cherry Cola.

Dua Lipa – Cherry Cola
Immagine da web

Ruby Chocolate Brunette – I capelli colorati con la tonalità Ruby chocolate brunette hanno un aspetto unico e sofisticato.

La base è un marrone cioccolato caldo, ricco e intenso, vivacizzato da sfumature rosse tendenti al rosa, che richiamano il cioccolato Ruby, dal caratteristico colore rosa naturale e dal sapore fruttato.

Questo mix di tonalità crea un effetto caldo e tridimensionale, donando ai capelli una brillantezza e una profondità particolare.

La combinazione dei toni marroni e rosati rende questa nuance molto elegante e ideale per chi cerca un look originale, ma nello stesso tempo  raffinato.

L’effetto finale è infatti di una chioma che cattura la luce in modo diverso a seconda dell’angolazione, esaltando sia la ricchezza del marrone che la delicatezza del rosso dalle sfumature rosate.

Ruby Chocolate Brunette
Immagine da web

Per chi predilige la semplicità e l’eleganza di una chioma castana, a parte il classico castano naturale, chiaro o scuro che sia, sempre attuale e raffinato, per l’inverno 2025 ci sono diverse tendenze interessanti.

Ecco alcune delle più popolari:

Mocha Profondo: è una tonalità di marrone scuro e ricco, con sfumature calde che ricordano il cioccolato fondente o una tazza di caffè espresso, perfetto per chi vuole un look elegante e sofisticato, aggiungendo profondità e calore ai capelli.

Le sue caratteristiche principali includono l’intensità per cui i capelli risultano particolarmente luminosi, il calore con le tante sfumature che aiutano a creare un aspetto avvolgente e accogliente e la versatilità in quanto si presta a diverse tecniche di colorazione come il balayage o le méches per aggiungere dinamismo e tridimensionalità.

Kim Kardashian – Moka profondo
Immagine da web

Caramello: si tratta di una tonalità calda e ricca, che combina il marrone scuro con sfumature dorate e ramate.

Questo colore richiama le tonalità del caramello, offrendo un aspetto caldo, avvolgente e naturale, particolarmente indicato per il periodo invernale.

Lo si può ottenere tingendo tutta la chioma di una tonalità castano caramello, per un look uniforme e luminoso, oppure attraverso tecniche di riflessi (balayage, ombré, colpi di luce) che donano brillantezza e tridimensionalità ai capelli.

Jennifer Lopez – Caramello
Immagine da web

Cuoio antico: è una tonalità di castano ricco e avvolgente,  con riflessi caldi e ramati, simile al colore del cuoio invecchiato.

Questo colore richiama le tonalità della terra, con sfumature che vanno dal marrone scuro al bronzo e all’arancio bruciato, donando un aspetto caldo e naturale.

Il cuoio antico può essere ottenuto o attraverso un colore uniforme su tutta la chioma, oppure attraverso tecniche di schiariture (balayage o mèches, ombré o sombré) dove riflessi e sfumature vengono aggiunti ad una base castana più scura, per un effetto tridimensionale e dinamico.

Cuoio antico
Immagine da web

Mocha Mousse:  è il colore Pantone dell’anno 2025 e si presta particolarmente per ottenere chiome calde e sofisticate.

Si tratta di un marrone che richiama il cioccolato e il caffè, che unisce le sfumature brown a quelle del beige in un mix di sensazioni avvolgenti, delicate e intense allo stesso tempo, esattamente come quelle di una mousse. 

La chioma castana risulta così impreziosita, in un tripudio di fascino e sfumature che vibrano e trasmettono dolcezza.

Anche in questo caso si può optare per un colore uniforme oppure, partendo da una base castana, aggiungere sfumature più o meno intense per dare calore e tridimensionalità ai capelli.

Mocha Mousse – Colore Pantone 2025

Naturalmente perché il colore possa essere esaltato al meglio occorre che la chioma sia in salute.

Capelli sfibrati, disidratati, con danni alla struttura o lamelle della cuticola sollevate, non solo peggiorano la loro condizione una volta colorati, ma lo stesso colore risulterà scialbo e sbiadito e scaricherà più velocemente.

Perché il colore sia luminoso e vibrante occorre infatti che i capelli abbiano una struttura compatta.

Capelli sani e forti assorbono e trattengono meglio il colore, mentre se danneggiati secchi o porosi, possono assorbirlo in modo irregolare, portando a risultati non uniformi.

Anche la condizione della cuticola influisce sulla qualità della colorazione.

La cuticola è lo strato esterno protettivo e se chiusa e liscia riflette meglio la luce, dando ai capelli un aspetto più lucido e vibrante, mentre, se aperta, determinerà capelli sbiaditi e spenti.

Le lamelle della cuticola chiuse inoltre aiutano a trattenere il colore, rendendolo più duraturo.

Diventa pertanto essenziale, prima di sottoporsi alla colorazione artificiale, verificare la condizione dei propri capelli ed eventualmente correre ai ripari con trattamenti d’urto finalizzati a ricostruirne la struttura cheratinica e a chiudere le lamelle della cuticola.

Per il mantenimento in salute è inoltre fondamentale una routine di cura che includa detergenti privi di sostanze aggressive e specifici per capelli colorati e idratanti e nutrienti che vadano a compensare la secchezza determinata dai componenti chimici del colore.

Periodicamente è inoltre opportuno utilizzare prodotti ristrutturanti perché occorre sempre ricordare che il capello colorato è impoverito di una proteina fondamentale per la sua protezione, la melanina e comunque attaccato nella sua struttura portante, la cheratina.

Anche i prodotti di finitura e di styling non devono essere aggressivi.

Lacche, mousse, cere che lucidano e sostengono anche i capelli più rovinati, spesso sono ricche di siliconi sintetici che apparentemente ne migliorano l’aspetto (rivestendoli di una guaina superficiale che viene però ben presto eliminata), ma contribuendo in realtà a danneggiarli in profondità.

La linea tricologica IKS è  una linea completa di prodotti ad estrazione naturale, totalmente priva di componenti aggressivi, che si preoccupa di portare equilibrio al cuoio capelluto e alle lunghezze attraverso trattamenti che vanno a gestire nella fase conclamata le principali anomalie e prodotti di mantenimento per la prevenzione delle medesime.

Trattamenti specifici per capelli colorati

Per i capelli colorati la linea tricologica IKS propone lo Shampoo REPAIR COLOUR RE contenente ingredienti specifici per le loro necessità: Estratto di Aloe dal forte potere idratante, Proteine del Grano, idratanti e ristrutturanti, Estratto Glicolico di Malva in grado di formare un sottile film protettivo sui capelli, donando morbidezza e idratazione, Olio di Semi di Meadowfoam, eccezionalmente ricco di acidi grassi per garantire al capello stabilità all’ossidazione del colore e all’ingiallimento.

Shampoo RE ha inoltre al proprio interno l’innovativa tecnologia FANCORSIL LIM-1 che contrasta l’ingiallimento, incrementa il colore e migliora la lucentezza dei capelli.

SHAMPOO REPAIR COLOUR RE

Per garantire l’idratazione e il nutrimento delle lunghezze, la linea IKS propone REPAIR CREAM RE, a base di Oli, Estratti naturali e Proteine vegetali.

Da utilizzare dopo lo shampoo specifico, tenuta  in posa per pochi minuti  ripristina il giusto grado di umidità, rendendo i capelli morbidi e districabili oppure, se lasciata  più a lungo, funge da vera e propria maschera ristrutturante.

REPAIR CREAM RC

Per il trattamento di ricostruzione della fibra capillare, la linea IKS propone KERATINE HK, con proteine vegetali dalla struttura molto simile a quella della cheratina.

Utilizzata da sola o in sinergia con REPAIR CREAM RC, ristruttura a fondo i capelli, andando a ripristinare le sostanze mancanti e chiudendo le lamelle della cuticola sollevate.

I capelli risultano così profondamente idratati, nutriti, volumizzati, lucidi e facilmente districabili.

KERATINE HK

Per la piega, la linea IKS  propone prodotti di finitura e di Styling privi di gas e di siliconi sintetici, a base di componenti vegetali,  in grado di fissare e dare volume senza danneggiare la struttura del capello.

Anche i capelli colorati, pur se più fragili e delicati di quelli naturali, gestiti nella routine così come nei trattamenti periodici con prodotti adeguati alle loro necessità, possono essere bellissimi e regalare chiome vibranti e adeguate alla migliore immagine che ognuna desidera per sé.

CAPODANNO 2025: LE ACCONCIATURE PIU’ BELLE

Capodanno 2025: avete già scelto l’acconciatura che accompagnerà il vostro look?

Di certo l’occasione si presta per soluzioni eleganti che vanno dal RACCOLTO, alle TRECCE, agli CHIGNON, sino ad arrivare alle vere e proprie pettinature artistiche.

Da sempre considerato espressione di grande charme e spesso associato ad immagini iconiche per stile e raffinatezza (chi non ricorda il sontuoso chignon impreziosito da un bellissimo monile di Audrey Hepburn o quello morbido e di gran classe di Grace Kelly o quello platinato di Kim Novak ne “La donna che visse due volte”?), il raccolto rimane tra le acconciature più ricercate per le occasioni speciali.

Audrey Hepburn – Raccolto con monile
Chignon a conchiglia Grace Kelly
Kim Novak – Raccolto a “banana” ne “La donna che visse due volte”

Dal classico CHIGNON ALTO, BASSO, MORBIDO oppure più RIGIDO… a quelli più elaborati, impreziositi da fiori, monili, nastri, strass, a quelli strategicamente spettinati, i raccolti e i semiraccolti anche quest’anno non mancheranno di dominare la scena dei vari veglioni.

Chignon morbido alto
Chignon rigido alto
Chignon impreziosito da perle
Chignon spettinato
Raccolto morbido basso spettinato
Raccolto alto in stile “French Twist”
Raccolto stile “French Twist” impreziosito da monile
Chignon classico
Raccolto morbido con intreccio

Potremo comunque ammirare anche le trecce …da quella classica larga o stretta, a quella a spiga di grano, a quella olandese, a quella a lisca di pesce, ai torciglioni, semplici o a più giri…impreziosite da spille, monili e quant’altro oppure lasciate romanticamente al naturale.

Treccia olandese impreziosita da fiori
Acconciatura liscia con treccia
Trecce alla francese con perle
Trecce olandesi
Coda bassa raccolta nella parte superiore con treccia a lisca di pesce

Di grande tendenza anche le code, alte o basse, le “banane” e i French Twist, detti anche “Chignon a conchiglia”, tipici raccolti degli anni 60 e 70 rivisitati in chiave più attuale.

Coda bassa morbida
Coda alta
Coda alta morbida
Coda bassa con monile e applicazione dorata
Coda bassa elaborata
Acconciatura a “banana”
French Twist o Chignon a conghiglia

Potrà fare la sua notevole figura anche la chioma sciolta, liscia o ondulata, con onde piatte, boccoli generosi o con effetto “torchon”.…lasciata libera o trattenuta da spille, fermagli, monili, cerchietti (questi ultimi particolarmente di tendenza)….purchè con strass e brillantini,  in grado di creare preziosi punti luce e dare aria di festa all’intera acconciatura.

Chioma lasciata libera con boccoli grandi
Choma lasciata libera con morbide onde
Chioma liscia con piccolo intreccio laterale
Chioma sciolta con piccola ciocca raccolta e trattenuta da un cerchietto con strass
Torchon

Naturalmente, qualunque sia la scelta effettuata, è di fondamentale importanza che i capelli arrivino all’appuntamento del veglione in eccellenti condizioni…sani, privi di doppie punte, adeguatamente colorati o decolorati con effetti speciali di recente fattura, ben strutturati, morbidi e luminosi.

Tutti i prodotti RISTRUTTURANTI della linea IKS (Keratine, Mineral Acid, Repair Cream), correttamente utilizzati tutto l’anno, ma in modo particolare per preparare la chioma agli appuntamenti importanti, concorrono a rendere i capelli integri e ristrutturati, in grado di valorizzare al meglio le acconciature più elaborate, così come la chioma lasciata libera che, solo se sana e luminosa, potrà essere espressione di fascino e seduzione.

Per creare le acconciature e fissare i risultati finali, la linea IKS propone i suoi FINISH biologici, senza siliconi sintetici e a base di estratti naturali.

NATURAL LAC è una lacca ecologica senza gas, formulata con eccellenti resine polimeriche.

Fissa e sostiene, mantenendo uno splendido effetto naturale e lasciando i capelli luminosi e brillanti, senza residui appiccicosi e senza appesantirli.

Nella sua formulazione citiamo:

  • Olio Essenziale di Eucalipto: permette di avere un’azione deodorante, tonificante, astringente e antinfiammatoria.
  • Olio Essenziale di Limone: ha proprietà antibatteriche, svolgendo nel contempo un’azione disciplinante e antisettica.
    NATURAL LAC – lacca biologica con oli essenziali

NATURAL MOUSSE è una schiuma ecologica senza gas, in grado di dare sostegno e volume anche ai capelli più sottili.

Nuove e avanzate tecnologie unite a componenti naturali, garantiscono ai capelli idratazione, lucentezza e docilità al pettine.

In modo particolare:

  • Pantenolo (Provitamina B5): idrata e protegge i capelli.
  • Proteine Idrolizzate di Mandorla Dolce e di Riso: garantiscono morbidezza, nutrimento nonchè corposità e vigore al capello.

La presenza inoltre di un polimero cationico isola la fibra capillare, rendendo il capello meno sensibile all’umidità e svolgendo pertanto un effetto antistatico e anticrespo.

NATURAL MOUSSE – schiuma ecologica per dare volume anche ai capelli più sottili

FLUID CRISTAL sono cristalli liquidi fluidi di innovativa concezione che rendono i capelli più lucidi e morbidi, oltre ad impreziosirli con una gradevolissima profumazione.

Nella sua formulazione, priva di sostanze di sintesi, citiamo:

  • Olio di Semi di Girasole –  ricco di principi attivi funzionali quali acidi grassi insaturi, minerali e vitamine E e del gruppo B, ristruttura la fibra capillare, proteggendola dai radicali liberi. Dalla forte proprietà levigatrice ed elasticizzante,  liscia le cuticole, rendendo i capelli pettinabili e luminosi ed eliminando l’effetto crespo.

Dotato di un FILTRO SOLARE, si fissa sui capelli, migliorando la stabilità di quelli colorati e svolgendo un’importante azione di protezione e prevenzione dei danni causati dai raggi solari.

Usato sui capelli umidi prima dell’acconciatura, contribuisce alla stabilità della stessa. 

Sui capelli asciutti è un eccellente lucidante, levigante e antistatico.

Fluid Cristal – cristalli liquidi di innovativa concezione

DEFINING FLUID CURL è un morbido gel che permette di definire sul capello un riccio leggero e naturale, senza appesantirlo o renderlo appiccicoso. 

Grazie ai suoi ingredienti,  migliora la qualità di cute e capelli consentendo all’acconciatura di durare più a lungo

In modo particolare:

  • Polyquaternium 46: polimero cationico che isola la fibra capillare, rendendo il capello meno sensibile all’umidità ed evitando l’effetto crespo.
  • Estratti di Limone e di Pompelmo: svolgono un’azione seboregolatrice e antisettica.
  • Estratto Glicolico di Ananas: drena i liquidi in eccesso, eliminando i tessuti morti e permettendo così una maggiore penetrazione di altri attivi funzionali.
Defining Fluid Curl – Ravvivaricci

IKS NAT è la linea biologica di prodotti di finitura di H.K. HAIR KULTURE…per osare acconciature dalle più semplici, alle più eleganti e raffinate, senza perdere mai di vista la salute dei capelli.

8 marzo Giornata Internazionale della Donna

La GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA, più nota in Italia come FESTA DELLA DONNA, ha compiuto nel 2009 il suo primo centenario. Ma da dove nasce questa ricorrenza? Una leggenda molto celebre narra che la FESTA DELLA DONNA sia stata istituita nel 1908 in memoria delle operaie morte nel rogo di una fabbrica di New York. In realtà le sue origini risalgono all’inizio del secolo scorso quando il 28 febbraio del 1909 negli Stati Uniti, fu istituita la PRIMA GIORNATA NAZIONALE DELLA DONNA su invito del Partito Socialista americano che, in quella data organizzò una grande manifestazione in favore del diritto delle donne al voto.  Nel 1910 la ricorrenza arrivò anche in Europa: in occasione del Congresso di Copenhagen, l’Internazionale Socialista decise di istituire la GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA. All’epoca non era stata ancora stabilita una data precisa e seguendo il modello americano, la giornata cadeva nell’ultima domenica di febbraio. Il 25 marzo 1911 si verificò l’evento che più di ogni altro determinò l’inizio di proteste e manifestazioni a favore dell’emancipazione femminile e da cui probabilmente nacque la leggenda dell’origine della Festa della Donna: nella fabbrica Triangle di New York si sviluppò un incendio in cui persero la vita più di 140 operaie. Da quel momento in avanti in molti paesi europei tra cui Germania, Austria e Svizzera nacquero delle giornate dedicate alle donne.

La data dell’8 marzo entrò per la prima volta nella storia della FESTA DELLA DONNA nel 1917 ed è collegata alla RIVOLUZIONE RUSSA. L’8 marzo del calendario gregoriano,  nel 1917 le donne di San Pietroburgo organizzarono uno sciopero per ottenere “il pane e la pace”. Pochi giorni dopo lo zar abdicò e la data è rimasta nei libri di storia ad indicare l’inizio della RIVOLUZIONE DI FEBBRAIO. Fu questo evento a cui si ispirarono le delegate della SECONDA CONFERENZA INTERNAZIONALE DELLE DONNE COMUNISTE a Mosca, quando scelsero l’8 MARZO come data in cui istituire la GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’OPERAIA. Da qui in avanti la FESTA DELLA DONNA è stata stabilita per l’8 marzo e ha assunto rapidamente dimensioni globali.

In Italia la Festa Della Donna iniziò ad essere celebrata nel 1922 con la stessa connotazione politica e di rivendicazione sociale. L’iniziativa prese forza nel 1945 quando l’Unione Donne Italiane (formata da donne del PCI, PSI, Partito d’Azione, Sinistra Cristiana e Democrazia del Lavoro, tuttora impegnata in attività di promozione e difesa dei diritti della donne) celebrò la giornata della Donna nella zone d’Italia già liberate dal fascismo. Si deve però aspettare il 1946 per la comparsa del suo simbolo: la mimosa. L’idea della mimosa fu proposta dalle ex-combattenti Teresa Noce, Rita Montagnana e Teresa Mattei. Il fiore aveva tutte le caratteristiche ideali per diventare il simbolo della Festa della Donna: la sua fioritura spontanea avviene ai primi di marzo e i suoi costi sono piuttosto contenuti. Ha uno splendido colore giallo brillante che trasmette gioia, forza e vitalità quasi come un passaggio dal silenzioso inverno alla vitale primavera. La sua capacità di fiorire in terreni difficili e la sua notevole resistenza, nonostante l’aspetto fragile e delicato, la rendono inoltre  perfetta espressione della resilienza femminile, capace di rialzarsi e rigenerarsi ad ogni difficoltà. 

Nel 1975 le Nazioni Unite hanno designato l’otto marzo come Giornata Internazionale della Donna con lo scopo di celebrare i progressi in ambito economico, politico e culturale raggiunti dalle donne in tutto il mondo, indipendentemente dall’etnia, dalla lingua e dalle appartenenze politiche, sociali ed economiche, sensibilizzare sulla disparità di genere e la discriminazione nonché promuovere il sostegno globale alle donne.

Il simbolo della Giornata Internazionale della Donna (solo in Italia è la mimosa..) è il genere femminile di solito accompagnato dai colori viola, verde e bianco dove il viola rappresenta la dignità e la giustizia, il verde la speranza e il bianco la purezza.

Nonostante i molti passi avanti compiuti, in molti paesi la condizione femminile è ancora di grave disparità e più che mai in certi stati è di intollerabile ingiustizia, con pesanti abusi e diritti negati.

Dal 1996, ogni Giornata Internazionale della donna ha un tema ufficiale e quello di quest’anno è #EmbraceEquity che concentra l’attenzione su come l’equità di genere debba far parte del DNA di ogni società e si debba comprendere che le pari opportunità, con persone che continuamente si spostano da un continente all’altro, non siano più sufficienti, ma occorra un’equa azione di vera inclusione e appartenenza.

Altro punto saliente della campagna delle Nazioni Unite di quest’anno è “ DigitAll: Innovazione e  tecnologia per l’uguaglianza di genere” con l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza e sul contributo della tecnologia digitale nello svelare le disuguaglianze e le discriminazioni di genere.

NICHEL FREE? NICHEL TESTED? Facciamo chiarezza

nichel free, facciamo chiarezza. Dal Blog di Hair Kulture, Natural & Technology Hair Product

Quella al Nichel è probabilmente una delle allergie più diffuse. L’allergia da contatto al metallo, può provocare dermatiti e pruriti, con comparsa di eczema in caso di contatto continuato. 

In commercio si trova una grande varietà di indicazioni: Nichel tested – Senza Nichel – Nichel Free – Nichel < 1 ppm…tanta confusione sulla dicitura da utilizzare e sul suo reale significato.
Proviamo a fare un po’ di chiarezza.
Iniziamo a capire di che cosa si tratta: il Nichel è un metallo che si trova praticamente ovunque (nel suolo, nell’acqua, nell’aria, nelle piante e negli animali). Questa piccola prefazione già ci indica che la totale assenza di questo metallo in un prodotto cosmetico, è praticamente impossibile. Si può trovare come residuo del processo di produzione/conservazione del cosmetico o come impurezza di altri ingredienti del cosmetico stesso (coloranti o ausiliari): NICHEL FREE o SENZA NICHEL non sono pertanto indicazioni verosimili.
La legge cosmetica Europea non affronta l’argomento nel dettaglio, per cui ci si affida ai pareri dell’Istituto Superiore di Sanità secondo cui, per minimizzare il rischio di reazioni allergiche per soggetti molto sensibilizzati, il tetto massimo è di 1 ppm.
A questo punto la dicitura NICHEL TESTED potrebbe essere quella più appropriata, anche se questa dicitura non dà indicazioni sul fatto che il test per la sua rintracciabilità sia fatto ad ogni lotto di produzione e non dà neppure indicazioni in merito alla soglia considerata come limite massimo dal fabbricante.
Tutti i prodotti H.K. HAIR KULTURE – linea IKS e KOLOURGEL, eseguiti secondo le BUONE PRATICHE DI FABBRICAZIONE, in conformità con la CERTIFICAZIONE ISO 22716:2007 (GMP), sono tutti NICHEL TESTED, con test effettuati AD OGNI LOTTO DI PRODUZIONE e con valori inferiori a 1 ppm, tali DA NON PRODURRE REAZIONI NEI SOGGETTI ALLERGICI.

Di seguito diamo la definizione di ppm tratta da WIKIPEDIA per far capire di che quantità stiamo parlando:
Parti per milione (ppm) è una unità di misura adimensionale che indica un rapporto tra quantità misurate omogenee di un milione a uno. Ad esempio viene usata per livelli estremamente bassi di concentrazione di un elemento chimico, ma anche per esprimere errori di misurazione, o tolleranze.

FONTI BIBLIOGRAFICHE
– Rapporti ISTISAN 09/12
– Basketter DA, Angelini G, Ingber A, Kern PS, Menné T. Nickel, chromium and cobalt in consumer products: revisiting safe levels in the new Millennium. Contact Dermatitis 2003;49:1-7.
– Basketter DA, Briatico-Vangosa G, Kaesner W, Lally C, Bontinck WJ. Nickel, cobalt and chromiumin consumer products: a role in allergic contact dermatitis? Contact Dermatitis 1993;28:15-25.
– http://www.nononsensecosmethic.org/cosmetici-nickel-tested-

SIAMO PRONTI PER LA FATTURAZIONE ELETTRONICA?

fatturazione elettronica: siamo pronti? Dal blog di Hair Kulture, Natural & Technology Hair Product

SIAMO PRONTI PER LA FATTURA ELETTRONICA? VEDIAMO DI CAPIRNE UN PO’ DI PIU’

La fattura elettronica sarà obbligatoria a partire dal 1° gennaio 2019 per gli operatori IVA, soggetti residenti o stabiliti in Italia, nella cessione di beni e prestazioni di servizi, sia con riferimento agli altri operatori IVA (operazioni B2B) sia con riferimento ai consumatori finali (B2C). Sono esenti dall’obbligo i PICCOLI AGRICOLTORI già esonerati dall’obbligo della fatturazione e coloro che appartengono al REGIME DI VANTAGGIO (ex regime dei minimi) e FORFETTARIO.

Attenzione però: tali soggetti saranno esonerati dall’obbligo della fattura elettronica solo per le fatture emesse, ma potrebbero essere in ogni caso interessati alla ricezione delle fatture elettroniche per quanto riguarda gli acquisti.

Vediamo di capire un po’ di più in cosa consiste la FATTURA ELETTRONICA. Si tratta di un documento informatico (formato XML) trasmesso in modalità telematica all’AGENZIA DELLE ENTRATE che si avvale, per questo scopo, di un SISTEMA DI INTERSCAMBIO (SdI) che, oltre a ricevere la fattura dall’emittente, si preoccuperà di inoltrarla al destinatario. A partire dal 1° gennaio 2019 tutte le fatture emesse in un formato diverso da quello elettronico, saranno considerate non emesse.

Per poter convertire la normale fattura in FATTURA ELETTRONICA occorre un programma che consenta la compilazione del file della fattura nel formato XML. L’Agenzia Delle Entrate ha messo a disposizione tre programmi gratuiti, in alternativa è possibile utilizzare software privati (soprattutto quelli rilasciati dagli stessi produttori dei software gestionali per predisporre le fatture ).

I dati obbligatori da riportare nella fattura elettronica sono gli stessi che si riportavano nelle fatture cartacee, ma accanto a questi comparirà l’obbligo di indicazione dell’INDIRIZZO TELEMATICO dove il cliente vuole gli venga consegnata la fattura. Dovrà essere redatta usando esclusivamente un PC, un TABLET o uno SMARTPHONE e dovrà essere trasmessa in modalità elettronica al SdI dell’Agenzia Delle Entrate.

Il Sistema di Interscambio (SdI), è una sorta di “postino” che, quindi, riceverà le fatture dal fornitore (o chi per lui le trasmette) e, dopo un controllo formale delle stesse, le consegnerà al cliente (o chi per lui le riceve).

Come qualsiasi “postino”, anche il SdI deve sapere l’indirizzo dove recapitare la fattura; per questo è necessario che, nel compilare i dati del cliente, venga inserito in fattura elettronica l’indirizzo telematico che il cliente ha comunicato al fornitore.


Tale indirizzo telematico può essere alternativamente:

  • un indirizzo PEC, in tal caso il fornitore, nel compilare la fattura, dovrà inserire nel campo “Codice Destinatario” il valore “0000000” (sette volte zero) e nel campo “PEC Destinatario” l’indirizzo PEC comunicato dal cliente;
  • un codice alfanumerico di 7 cifre, in tal caso occorrerà compilare solo il campo della fattura “Codice Destinatario” con il codice comunicato dal cliente;
  • il codice numerico “0000000” (sette volte zero) qualora il cliente non abbia comunicato alcun indirizzo telematico (PEC o Codice Destinatario): in tal caso il fornitore dovrà ricordare al cliente che la fattura elettronica è recuperabile nella sua area riservata “Consultazione” del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito dell’ Agenzia delle Entrate.

Per agevolare e rendere più sicuro il processo di consegna della fattura elettronica, l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile un servizio di pre-registrazione, con il quale le imprese e i professionisti possono comunicare “a monte” al postino SdI l’indirizzo telematico su cui ricevere di default tutte le loro fatture elettroniche, indipendentemente dall’indirizzo che il fornitore avrà compilato nella fattura.

Se non si è effettuata alcuna operazione di registrazione dell’indirizzo telematico con l’apposito servizio, il SdI (Sistema di Interscambio) consegnerà la fattura elettronica all’indirizzo telematico presente nella fattura stessa. Pertanto, la fattura elettronica verrà recapitata alla casella PEC (Posta Elettronica Certificata) ovvero al “Codice Destinatario (canale telematico FTP o Web Service)” che il cliente avrà comunicato al suo fornitore e che quest’ultimo avrà correttamente riportato nella fattura.

L’operatore IVA può decidere di ricevere la fattura ad un indirizzo PEC direttamente a lui intestato o su un canale telematico (FTP o Web Service) direttamente da lui gestito oppure può farla ricevere, per suo conto, da un soggetto terzo, solitamente un intermediario o un provider che offre servizi specifici proprio di trasmissione e ricezione delle fatture elettroniche.Il Sistema di Interscambio consegna le fatture elettroniche all’indirizzo PEC o sul canale telematico (FTP o Web Service) che legge dalla fattura, indipendentemente se questi sono direttamente riconducibili al cliente o meno.

Per quanto riguarda le modalità di trasmissione, la fattura elettronica può essere trasmessa direttamente dall’Operatore IVA oppure quest’ultimo può farla trasmettere, per suo conto, da un soggetto terzo, solitamente un intermediario o un provider che offre servizi specifici proprio di trasmissione e ricezione delle fatture elettroniche.


La creazione di un “canale telematico” FTP o Web Service autonomo
 da parte dell’Operatore Iva deve essere effettuata solo se un’azienda intende creare un canale telematico dedicato e sempre attivo (canale di tipo FTP o Web-Service) tra i suoi server e il Sistema di Interscambio.
Questa procedura, quindi, è rivolta a quegli operatori caratterizzati da un particolare grado di informatizzazione, capaci di gestire con continuità e con costante presidio di personale il sistema informativo collegato al SdI e che devono trasmettere un numero molto rilevante di fatture elettroniche.

Una volta che il file della fattura elettronica è stato trasmesso al SdI (Sistema di Interscambio), quest’ultimo esegue alcuni controlli e, se tali controlli sono superati, trasmette il file all’indirizzo telematico presente nella fattura. I tempi in cui il SdI effettua le operazioni di controllo e consegna della fattura possono variare da pochi minuti ad un massimo di 5 giorni.

I controlli che il Sistema di Interscambio esegue sulla Fattura elettronica sono i seguenti:

  • verifica che siano presenti almeno le informazioni minime obbligatorie previste per legge,
  • verifica che i valori della partita Iva del fornitore (cedente/prestatore) e della partita Iva oppure del Codice Fiscale del cliente (cessionario/committente) siano esistenti, cioè presenti in Anagrafe Tributaria
  • verifica che sia inserito in fattura l’indirizzo telematico dove recapitare il file, cioè che sia almeno compilato il campo «Codice Destinatario»
  • verifica che ci sia coerenza tra i valori dell’imponibile, dell’aliquota e dell’Iva

Per tutte le fatture elettroniche inviate a privati (altri operatori Iva o consumatori finali), il SdI accetta anche file non firmati digitalmente.

Se uno o più dei controlli sopra descritti non andasse a buon fine, il SdI “scarta” la fattura elettronica e invia al soggetto che ha trasmesso il file una ricevuta di scarto all’interno della quale sarà anche indicato il codice e una sintetica descrizione del motivo dello scarto. La ricevuta di scarto viene trasmessa dal SdI alla medesima PEC o al medesimo canale telematico (FTP o Web Service) da cui ha ricevuto la fattura elettronica. Spetterà poi all’emittente della fattura comunicare tempestivamente all’acquirente lo scarto della medesima e la messa a disposizione della fattura nell’Area Riservata del Portale “Fatture e corrispettivi” del sito dell’Agenzia delle Entrate.

Se i controlli sopra descritti vanno a buon fineil SdI recapita la fattura elettronica all’indirizzo telematico che legge nel file della fattura (campi “Codice Destinatario” e “PEC Destinatario”) e invia al soggetto che ha trasmesso il file una ricevuta di consegna all’interno della quale sono indicate la data e l’ora esatta in cui è avvenuta la consegna.

Inoltre, un duplicato della fattura elettronica è sempre messo a disposizione sia del cliente che del fornitore nelle loro rispettive aree riservate di “Consultazione – Dati rilevanti ai fini iva del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito dell’Agenzia delle Entrate. Il duplicato della fattura elettronica ha lo stesso valore giuridico del file originale della fattura.

La fattura si considera emessa nel momento in cui questa supera i controlli del SDI, indipendentemente che venga recapitata o meno al destinatario.

Per legge (art. 39 del Dpr n. 633/1972) sia chi emette che chi riceve una fattura elettronica è obbligato a conservarla elettronicamente.

La conservazione elettronica, tuttavia, non è la semplice memorizzazione su computer del file della fattura, bensì un processo regolamentato tecnicamente dalla legge (CAD – Codice dell’Amministrazione Digitale).
Con il processo di conservazione elettronica a norma, infatti, si avrà la garanzia, negli anni, di non perdere mai le fatture, riuscire sempre a leggerle e, soprattutto, poter recuperare in qualsiasi momento l’originale della fattura stessa (così come degli altri documenti informatici che si decide di portare in conservazione).

Il processo di conservazione elettronica a norma è usualmente fornito da operatori privati certificati facilmente individuabili in internet; tuttavia, l’Agenzia delle Entrate mette gratuitamente a disposizione un servizio di conservazione elettronica a norma per tutte le fatture emesse e ricevute elettronicamente attraverso il Sistema di Interscambio.

Fonti:

www.agenziaentrate.gov.it

www.money.it

SEAC

Seminar Moda Taglio e Colore Autunno-Inverno 2018/19 “INSEGUI IL TUO SOGNO”

seminar moda taglio e colore di Hair Kulture, Natural & Technology Hair Product

Altra grande giornata di formazione tenuta presso l’Hotel Astoria di Parma, domenica 23 settembre, dal nostro stilista e coach Vincenzo Di Pasquale, che con grande brio e maestria, ci ha illustrato tre nuovi strepitosi tagli per la stagione AUTUNNO-INVERNO 2018/19, oltre a mostrarci il frutto delle sue ispirazioni in fatto di taglio e colore, per teste che andranno a costituire la collezione della stagione entrante di H.K. Hair Kulture. La giornata ha avuto fin da subito connotati suggestivi in quanto il titolo attribuitole dallo stesso coach , “INSEGUI IL TUO SOGNO”, ha lasciato intuire che la componente emozionale avrebbe avuto un ruolo importante. In effetti, Vincenzo ha incoraggiato e motivato, con immagini e aforismi di grande impatto emotivo, tutti i partecipanti a non aver paura a mettersi in gioco, ad osare a violare, con un briciolo di sfrontatezza, proprio quelle regole, che tanto bene si devono conoscere, per poterle poi smontare per creare qualcosa di nuovo ed insolito, che possa caratterizzare un lavoro, da vivere costantemente con leggerezza ed entusiasmo. Passione, curiosità, desiderio continuo di migliorarsi insieme ad un pizzico d’incoscienza infantile, in equilibrio con la serietà e il rigore di un’adeguata e costante preparazione, sono, secondo Vincenzo, quegli elementi che, in un mix ideale di entusiasmo e professionalità, fanno sì che ogni parrucchiere possa ogni giorno vivere il suo lavoro come la realizzazione continua di un sogno. Sotto la spinta di queste suggestioni, in effetti, diversi partecipanti hanno espresso, invitati anonimamente a confidare il proprio sogno nel cassetto, il desiderio di crescere professionalmente, di avere magari un salone più grande o di essere individuabili per stile e peculiarità. Mantenere la leggerezza infantile dello sguardo rivolto verso i propri sogni, insieme al coraggio di agire per vederli realizzati, con passione, forza di volontà e determinazione, è quindi, secondo il coach Di Pasquale, il segreto per fare, di un lavoro, un costante divertimento e una gratificazione quotidiana. 

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Con questo spirito, nulla può essere precluso…e nulla si è precluso Vincenzo Di Pasquale che, con grande sfrontatezza, è riuscito, sovvertendo le basilari regole della colorazione, a creare suggestioni di colore ottenute mixando direttamente Kolourgel con Repair Cream della linea tricologica IKS, senza l’uso invasivo dell’Ossigeno , riuscendo contemporaneamente a donare riflessature delicate su capelli non danneggiati, ma addirittura ricostruiti e resi lucidi e sani dalla presenza del ristrutturante. Osare sì…ma con mestiere e grande competenza, che nascono da un vissuto importante come insegnante e prima ancora come parrucchiere innamorato della propria professione…questo è ciò che ci ha trasmesso Vincenzo Di Pasquale nell’introdurci nel magico mondo della colorazione, entrato quasi misteriosamente in una strana ma efficace simbiosi con quello della tricologia, arrivando così a combinare in modo sublime, salute e bellezza dei capelli.

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Anche nel taglio, per le proposte AUTUNNO-INVERNO 2018/19, Vincenzo ha ribadito la volontà di partire da tecniche geometriche molto precise, da sovvertire in un discorso evolutivo molto personale, improntato in una falsa casualità, dall’effetto molto libero e leggero, apparentemente privo di impalcature e rigidi condizionamenti. Il Lungo, la cui tecnica è dolcemente chiamata Summer Dream, crea quindi un effetto sconnesso progressivo di movimento di volumi proiettati nello spazio, dove, sezioni diagonali lanciate in verticale, danno alla linea un risultato morbido e selvaggio. Il Medio, dal nome un po’ più aggressivo (Wild Dream) è un Long Bob orizzontale, leggermente svuotato internamente, ottenuto tracciando delle sezioni in obliquo a 45°, con frangia anch’essa in obliquo. L’effetto è pieno e voluminoso con frangia asimmetrica. Il Corto, semplicemente The Dream, è un susseguirsi di sezioni diagonali a 0/ 45°/90°, dove, proseguendo in obliquo con le stesse gradazioni, con una scalatura sempre in obliquo sul perimetrale destro, si crea un’asimmetria sia di perimetro che di volumi. L’effetto è un corto molto sconnesso e spiritoso. 

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GEOMETRIA, ESTRO, GIOCHI DI VOLUMI E ARMONIA TRA SALUTE E BELLEZZA DEI CAPELLI: QUESTO E’ L’AUTUNNO INVERNO 2018/19 DI VINCENZO DI PASQUALE

KOLOURGEL: la colorazione permanente in gel che colora e contemporaneamente si prende cura dei tuoi capelli

kolourgel: la colorazione permanente che si prende cura dei tuoi capelli. Un prodotto Hair Kulture, Natural & Technology Hair Product

Perché possiamo considerare Kolourgel, il nostro colore in gel permanente senza nichel e senza ammoniaca, una colorazione che, per quanto garantisca un’eccellente copertura, può ritenersi non invasiva? Innanzi tutto andiamo a verificare che cosa comporta l’allergia a NICHEL ed AMMONIACA, elementi di cui KOLOURGEL è TOTALMENTE PRIVO.

ALLERGIA AL NICHEL

L’allergia al nichel è la causa più comune di dermatite allergica da contatto, una patologia che produce lesioni cutanee molto simili a quelle dell’eczema: dapprima si formano delle bolle sulla superficie della pelle, che appare arrossata, pruriginosa, gonfia e ricoperta di vescicole che possono rompersi formando croste; successivamente, se il contatto con il nichel persiste nel tempo, la pelle si ispessisce e si desquama, screpolandosi e assumendo un colore più scuro.

Vengono in tal senso colpite soltanto le parti del corpo esposte direttamente all’allergene ed è proprio per questo motivo che si parla di dermatite allergica da contatto (anche se a volte tali sintomi possono manifestarsi anche in altre regioni corporee).

Con il passare del tempo, le manifestazioni tipiche dell’allergia al nichel possono diventare molto scomode e dolorose. Ad ogni modo, la loro intensità all’interno della popolazione considerata allergica (le statistiche parlano di un’incidenza intorno al 10%) è variabile in funzione del grado di allergia al nichel.

Compare anche in base a fattori genetici – che giustificano un certo grado di familiarità per la patologia – per cui il sistema immunitario degli individui allergici reagisce al nichel scatenando una reazione più o meno severa. Il metallo viene infatti riconosciuto come un qualche cosa di estraneo, al pari di una scheggia o di un microrganismo patogeno, e come tale viene attaccato tramite una reazione infiammatoria caratterizzata dal forte rilascio di istamina da parte dei mastociti. Questa sostanza aumenta la permeabilità dei piccoli vasi sanguigni dell’area interessata, favorendo l’accumulo di liquidi (vescichette), globuli bianchi ed altre sostanze deputate al confinamento e alla distruzione dell’agente lesivo; l’istamina, inoltre, produce un forte prurito a livello locale.

Normalmente, dopo essere entrato a contatto con la pelle di persone allergiche, il nichel determina eruzione cutanea nel giro di 12/48 ore, dopodiché possono essere necessarie dalle due alle quattro settimane prima che lo sfogo si risolva completamente.

ALLERGIA ALL’AMMONIACA

L’ammoniaca è una sostanza chimica irritante che emana un forte odore . Le allergie inalatorie all’ ammoniaca si verificano quando si respirano i fumi attraverso , il naso, la bocca, coinvolgendo anche gli occhi . Le reazioni da dermatite da contatto avvengono attraverso l’esposizione della pelle all’ammoniaca.
La reazione allergica da inalazione, provoca sintomi associati alla rinite allergica , la congiuntivite e l’asma , come il naso che cola , prurito agli occhi e lacrimazione , starnuti , respiro sibilante , mancanza di respiro e tosse . Le reazioni cutanee per contatto con ammoniaca includono la pelle secca derivante da eczema , rossore , orticaria , prurito, gonfiore e vesciche . La dermatite da contatto può anche diffondersi .in tutto il corpo.

LE GRANDI PROTEZIONI DI KOLOURGEL 

Andiamo ora ad analizzare i principi vegetali funzionali presenti in Kolourgel, che danno un’importante protezione dagli effetti invasivi dei pigmenti colorati e degli agenti conduttori dei medesimi nella fibra capillare, rendendo i capelli idratati, morbidi e setosi e la cute priva di infiammazioni.

OLIO DI COCCO

L’olio di cocco è un grasso vegetale costituito interamente da trigliceridi, quindi senza colesterolo. Nonostante sia di origine vegetale, presenta comunque in prevalenza acidi grassi saturi come l’ACIDO LAURICO, CAPRINICO e CAPRILICO. Sono inoltre presenti dei nutrienti come la VITAMINA K, la colina, tracce di vitamina E e di FERRO. Possiede delle proprietà quasi terapeutiche, come fare aumentare la concentrazione del colesterolo buono a scapito di quello cattivo, contribuire a rendere più forte il sistema immunitario, costituire un fattore di protezione del sistema cardiovascolare ed essere un potente antiossidante contro i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento precoce cellulare. Utilizzato in preparati per capelli, proprio per la presenza degli acidi grassi, fa sì che questi risultino idratati, morbidi, lucenti e facilmente domabili.

OLIO DI GERME DI GRANO

L’olio di germe di grano è tratto dalla parte del seme, da cui nasce la pianta. E’ ricco di sali minerali, di vitamine del gruppo B e presenta una percentuale alta di vitamina E. Tutto questo garantisce la possibilità che esso agisca come antiossidante, contrastando l’azione dei radicali liberi e, quindi, ritardando l’invecchiamento cellulare.E’ ricco anche di OMEGA 3 e OMEGA 6, che assicurano il miglioramento dell’efficienza mentale, la riduzione di infiammazioni anche in caso di colite e gastrite e il minor rischio di incorrere in malattie cardiovascolari.L’olio di germe di grano si adatta perfettamente anche alla possibilità di ristrutturare i capelli stressati dall’azione dei coloranti, oltre ad assicurare la giusta idratazione per il cuoio capelluto.

OLIO DI PULA DI RISO

L’olio di riso è un olio vegetale ottenuto tramite il procedimento di spremitura a freddo del germe e della pellicola interna del chicco (pula). Nei Paesi orientali, dove l’incidenza delle patologie cardiovascolari è tra le più basse al mondo, l’olio di riso è conosciuto come “olio della salute” perché è in grado di inibire la sintesi del colesterolo e dei trigliceridi nell’organismo. Naturalmente ricco di ACIDI GRASSI INSATURI e TOCOFEROLI, si differenzia da tutti gli altri oli, perché contiene il più alto livello di steroli non saponificabili, di cui il più importante è, il GAMMA ORIZANOLO, un antiossidante che possiede la capacità di schermare le radiazioni ultraviolette e di proteggere la cute dai danni causati da queste. L’olio di riso è inoltre apprezzato per la sua azione emolliente, antinfiammatoria, idratante. I tocoferoli dell’olio di riso, sono largamente impiegati come sostanze funzionali anti-età, destinate al trattamento e alla prevenzione dell’invecchiamento precoce della pelle e dei capelli. Il gamma orizanolo contrasta efficacemente il danno generato dai radicali liberi sui fosfolipidi delle membrane cellulari, proteggendo la pelle dallo stress ossidativo e dal fotoinvecchiamento.

ESTRATTO LIPOLICO DI TIGLIO

L’estratto di Tiglio si ottiene dai fiori e dalle brattee delle varie specie di piante appartenente al genere Tilia, famiglia delle Tiliaceae. Si presenta sotto forma di polvere. E’ costituito principalmente da MUCILLAGINI ed ETEROPOLISACCARIDI che formano un film sottile e trasparente in grado di legare acqua e di cederla allo strato corneo, lasciando la pelle idratata ed elastica. Tilia platyphyllos extract contiene inoltre FLAVONOIDI, come la rutina e la quercetina, TANNINI  e una bassa percentuale di olio essenziale, che ne determinano le proprietà rinfrescanti, toniche e lenitive.

L’estratto di tiglio è un utile ingrediente per la preparazione di emulsioni e sieri per pelli delicate, sensibili, secche, aride, tendenti all’arrossamento. La funzionalità dell’estratto è sfruttabile anche nella realizzazione di preparati cosmetici destinati al trattamento dei capelli trattati. Grazie al suo potere filmogeno, l’estratto di tiglio limita la perdita d’acqua e funziona da protettivo nei confronti del fusto del capello, riducendone la porosità e aumentandone la lucentezza e la morbidezza.

Fonti:

www.my-personaltrainer.it
www.itsalute.com

PARABENI SI’…PARABENI NO..FACCIAMO CHIAREZZA

parabeni: facciamo chiarezza su un argomento spinoso e spesso controverso. Hair Kulture, Natural & Technology Hair Product

Oggigiorno sentiamo spesso parlare di “parabeni” e, anche se il significato preciso di questo termine è ai più sconosciuto, la propaganda commerciale, ha portato ad associare questa parola a conseguenze nefaste per il nostro organismo. Molte aziende hanno infatti affidato al “paraben free” lo slogan per promuovere prodotti, a loro dire, più sicuri rispetto a quelli che ne contengono. Ma siamo sicuri che sia proprio così e soprattutto, tutti i parabeni sono da demonizzare? Vediamo di fare un po’ di chiarezza su un argomento spinoso e controverso, ma che contiene elementi di certezza nelle normative vigenti e negli studi fin qui attuati. Innanzi tutto cerchiamo di capire cosa s’intende con il termine “parabene”.

parabeni sono una famiglia di composti organici aromatici, esteri dell’acido 4 – idrossilbenzoico ( i più utilizzati sono i metil –etil – propil – butil – isobutil e benzil) che possono essere usati soli o sotto forma di miscele per aumentarne l’efficacia. Sono generalmente prodotti dall’uomo, ma si possono trovare anche in natura, nelle piante e negli animali. I parabeni sono dei conservanti.

CHE COS’E’ UN CONSERVANTE?

I conservanti sono additivi chimici o naturali usati per favorire il mantenimento nel tempo di determinate caratteristiche di sostanze soggette ad alterazione microbiologica e/o chimico-fisica.

COME AGISCE UN CONSERVANTE?

Un conservante può agire tramite tre principali attività:

  • BATTERICIDA: i batteri vengono uccisi dal conservante
  • BATTERIOSTATICA: i batteri non vengono uccisi dal conservante, ma viene inibita o limitata la loro duplicazione
  • FUNGICIDA: i funghi vengono uccisi dal conservante

CHE FUNZIONE HA UN CONSERVANTE?

Garantendo il mantenimento della qualità organolettica di un prodotto, ne garantisce la sua SICUREZZA. Evita infatti contaminazioni che possono essere dannose per la salute, causando irritazioni, infiammazioni ed infezioni.

PERCHE’ SI SVILUPPANO I MICROORGANISMI?

Sono diversi i fattori che possono creare un ambiente favorevole per lo sviluppo di microorganismi come batteri, lieviti e muffe. Per citarne alcuni: presenza di acqua; presenza di fonti di carbonio, azoto, fosforo, solfato; presenza di minerali; presenza (o assenza) di ossigeno; presenza di fattori organici di crescita; assenza di inibitori chimici (ad esempio i conservanti)

CONTAMINAZIONE NEI COSMETICI

Moltissimi prodotti cosmetici contengono, in media, un’elevatissima quantità di acqua (dal 50 al 95% circa sulla base della tipologia del prodott0), creando un ambiente estremamente favorevole allo sviluppo di questi microorganismi. Il corretto sviluppo di un prodotto cosmetico deve necessariamente ridurre al minimo il rischio di contaminazione.

Per far ciò occorre:

1.In fase progettuale verificare e scegliere materie prime controllate microbiologicamente e con carica batterica minima.

2.In corso di produzione del prodotto adottare una serie di accorgimenti tali da ridurre al minimo la contaminazione del prodotto stesso.

3.Utilizzare pack che eviti che il prodotto venga continuamente a contatto con l’aria e con l’utilizzatore finale (ad esempio uso di creme in vaso).

Tali accorgimenti , tuttavia, possono ridurre la possibilità di contaminazione, ma non annullarla completamente, per cui è necessario avere un sistema conservante funzionale nel prodotto cosmetico.

In cosmetica si parla generalmente di sistema conservante perché, nella maggior parte dei casi, è necessario utilizzare un metodo che preveda più conservanti, che agiscano in sinergia combattendo i principali inquinanti.

CARATTERISTICHE DI UN “BUON” SISTEMA CONSERVANTE

Un buon sistema conservante deve:

1. Avere un ampio spettro di azione a basse concentrazioni, in modo da migliorare la tollerabilità cutanea, riducendo al minimo i problemi di intolleranze o allergie.

2. Non essere irritante alle concentrazioni d’uso.

3. Agire principalmente nella fase acquosa ossia la parte del cosmetico maggiormente soggetta a contaminazione.

4. Essere stabile e attivo in un ampio range di Ph.

5. Essere incolore, inodore e non colorare il prodotto finito.

6. Essere stabile alle radiazioni UV. Ciò è utile in tutti i prodotti cosmetici, ma assolutamente indispensabile per i prodotti solari.

7. Non essere termolabile e volatile, in modo tale da garantire la sua azione per tutta la vita del prodotto in ogni condizione di utilizzo.

CATEGORIE DI CONSERVANTI

Il Regolamento europeo 1223/2009 , allegato V, riporta l’elenco dei conservanti autorizzati nei prodotti cosmetici, con le condizioni d’uso e le percentuali massime consentite, affinchè dopo attente verifiche e test, possano essere considerati assolutamente sicuri per la salute umana.

La conservazione di un prodotto cosmetico può essere affidata ai conservanti tradizionali riportati nell’allegato (parabeni e non) o ai “conservanti non conservanti”, alcuni naturali, altri di sintesi, che non fanno parte dell’allegato, ma aiutano la conservazione del prodotto finito (esempi di questi sono Ethylhexyglycerin, Alcohol, Glycerin, Hydroxyacetophenone…). L’accentuata sensibilità di questi ultimi anni riguardo l’utilizzo dei conservanti tradizionali (tra i quali i parabeni), ha portato a limitarne l’utilizzo a favore dei conservanti “alternativi”.

Siamo però sicuri che sia sempre la scelta migliore? Di seguito riportiamo un’analisi di quali possono essere gli svantaggi dei “conservanti non conservanti” sulla base delle caratteristiche sopra riportate.

1. Avere un ampio spettro d’azione a basse concentrazioni. I “conservanti non conservanti” che non fanno parte dell’allegato V in genere non hanno un ampio spettro d’azione e necessitano di alte concentrazioni per lavorare in maniera efficace .

2. Non essere irritante alle concentrazioni d’uso. I “conservanti non conservanti” non sono regolamentati e la loro sicurezza è affidata esclusivamente agli studi eseguiti dal fornitore stesso della materia prima e non da enti indipendenti.

VERIFICA DELL’EFFICACIA DI UN SISTEMA CONSERVANTE

L’adeguatezza del sistema conservante (sia esso classico o alternativo) di un cosmetico, è una prerogativa richiesta dal Regolamento Europeo. La verifica dell’efficacia del sistema conservante viene effettuata tramite il CHALLENGE TEST.

Si tratta di una simulazione effettuata in laboratorio di ciò che accade ad un prodotto durante la produzione, la distribuzione e la manipolazione da parte del consumatore. Si basa sulla contaminazione artificiale della formulazione cosmetica con un inoculo ben determinato, preparato da ceppi di microorganismi diversi. Il numero di microorganismi sopravvissuti all’interno della formulazione, viene misurato ad intervalli stabiliti per un periodo di 28 giorni. Ogni volta e per ogni ceppo, viene calcolato il valore di riduzione e confrontato con i valori minimi richiesti per i criteri di valutazione della norma UNI EN ISO 11930:2012.

I principali ceppi analizzati nel settore cosmetico sono:

BATTERI GRAM POSITIVI: Staphylococcus aureus, comune saprofita della pelle e potenziale patogeno.

BATTERI GRAM NEGATIVI: Escherichia coli, indice di contaminazione fecale e Pseudomonas aeruginosa, ubiquitario e fortemente patogeno.

LIEVITI: Candida albicans, molto diffusa in natura e spesso implicata in situazioni patologiche

MUFFE: Aspergillus niger, spesso responsabile dell’inquinamento di prodotti mal conservati.

CONCLUSIONI

  • Una corretta conservazione di un prodotto cosmetico è indispensabile per la messa in commercio di un prodotto sicuro per la salute del consumatore e stabile nel tempo.
  • Non esiste un unico SISTEMA CONSERVANTE che vada bene per tutti i prodotti, ma è necessario lavorare su più fronti, per ottenere un prodotto sicuro, riducendo al minimo l’uso dei conservanti stessi.
  • E’ necessario verificare SEMPRE la sua efficacia, sia tramite il CHALLENGE TEST, sia tramite l’analisi microbiologica su ciascun lotto di prodotto finito, prima della sua immissione in commercio.

H.K. HAIR KULTURE ha sviluppato una serie di azioni atte a ridurre al minimo la probabilità di contaminazione delle formulazioni cosmetiche sviluppate, garantendo la sicurezza del prodotto:

  • Tutti i prodotti cosmetici vengono eseguiti in maniera conforme alle linee guida sulle Buone Pratiche di Fabbricazione (GMP) previste dal Regolamento Europeo 1223/2009.
  • Ai conservanti tradizionali vengono affiancati “conservanti non conservanti” con effetto “booster”(tecnologia cosmetica in grado di potenziarne la funzionalità), per ridurne la concentrazione, mantenendone comunque l’efficacia e la sicurezza.
  • Ogni SISTEMA CONSERVANTE viene deciso e valutato sia sulla base del prodotto da sviluppare, in modo che la sicurezza venga garantita senza inficiare l’efficacia del prodotto stesso, sia sulla base del pack nel quale il prodotto finito verrà commercializzato.
  • Ad ogni formula sviluppata, viene fatto eseguire un CHALLENGE TEST, ripetuto ogni qualvolta la formulazione venga per qualunque motivo modificata.
  • Ogni lotto di produzione di un prodotto finito, prima della sua liberazione, viene verificato nella conformità microbiologica.

Fonti:

http://dizionari.repubblica.it/Italiano/C/conserva…

Corso SICC 2015

http://www.ssica.it/

http://www.my-personaltrainer.it/cosmetici/challen…

Seminar Moda Taglio e Colore Primavera Estate 2018

eminar moda taglio e colore primavera estate 2018. Dal Blog di Hair Kulture, Natural & Technology Hair Product

Grande giornata di formazione presso l’Hotel Astoria di Parma in cui il nostro HAIR STYLIST VINCENZO DI PASQUALE ha illustrato le sue idee moda per la PRIMAVERA-ESTATE 2018. Spiegando in ogni minimo dettaglio ai partecipanti tutti i passaggi per poter arrivare ad eseguire alla perfezione i tagli delle proposte H.K. HAIR KULTURE per la stagione entrante, Vincenzo ha ribadito il concetto di come, partendo da una base di grande precisione geometrica, si possa poi dare libera enfasi alla creatività e alla sensibilità di ogni parrucchiere, alla sua capacità di adattare le conoscenze tecniche al soggetto di cui si trova a dover valorizzare la personalità.

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Ed ecco il Lungo dove tagli di forbice di grande precisione, partendo da valutazioni estremamente tecniche, portano poi ad un risultato di straordinaria leggerezza, in grado di esprimere movimenti in un’espressione di libertà fintamente casuale. Lo possiamo interpretare nella versione liscia o mossa, pettinata o spettinata, manipolata con spazzola o lasciata in un effetto di assoluta naturalezza.

Proseguiamo con il Medio, dove manteniamo la stessa idea di un percorso geometrico in cui si deve destreggiare la fantasia e l’intuizione del parrucchiere per proporre una soluzione diversa per una lunghezza un po’ difficile. Spesso viene chiesto di liberarsi dalla stanchezza dell’immagine di un bob forse un po’ troppo rigido e allora, questo medio dall’effetto di straordinaria libertà e naturalezza, nella versione selvaggia o più raffinata, resa tale dall’uso sapiente delle spazzole, può essere l’ideale.

Arriviamo infine al Corto, dove la tecnica già espressa nei precedenti tagli, diventa ancora più precisa e vincolante, in un percorso che non può comunque prescindere dalle intuizioni e dall’estro di colui che la propone. La libertà e la naturalezza come traguardo e non come punto di partenza, in un contesto di estremo rigore nell’esecuzione geometrica dei tagli, possiamo quindi dire che siano i motivi ispiratori della collezione di VINCENZO DI PASQUALE per H.K.HAIR KULTURE per la stagione PRIMAVERA ESTATE 2018.

Passiamo alle proposte colore effettuate dal Maestro Vincenzo con l’utilizzo della linea in crema KOLOURCREAM di H.K.HAIR KULTURE . Applicando la sinergia e la miscelazione di nuances tradizionali secondo la metrica del colore, Vincenzo illustra come si riescano ad ottenere straordinari effetti , unici nella loro originalità, pur nel rispetto dell’integrità del capello, garantita da una colorazione ricca in principi attivi naturali, senza nichel e a bassissimi dosaggi di ammoniaca. Partendo dall’utilizzo del Decolorante in Crema DECOBLU CREAM di H.K.HAIR KULTURE indispensabile per depauperare il capello, sciogliendone in modo non aggressivo i pigmenti naturali, con l’uso degli INTENSIFICATORI ROSSO – GIALLO e BLU, in sinergia con i ROSSI e i CENERE di KOLOURCREAM, si ottengono accattivanti giochi di colore dagli effetti altamente speciali, che non faranno passare inosservate le teste di chi vuole osare senza mettere in discussione la salute e l’integrità dei propri capelli.

IL NOSTRO HAIR STYLIST VINCENZO DI PASQUALE: UN MIX DI STORIA, TECNICA E CREATIVITA’

Vincenzo Di Pasquale hair stylist di Hair Kulture, Natural & Technology Hair Product

Nipote e figlio d’arte (il nonno fu uno dei primi ad avviare a Roma un negozio unisex, mentre il padre fu direttore tecnico nazionale ANAM), Vincenzo inizia la sua formazione internazionale nel 1984 presso la prestigiosa ACADEMY di VIDAL SASSOON, in cui rimane sino al 1987. A livello nazionale frequenta l’ACCADEMIA UNFAASM, di cui diviene nel 1990 MAESTRO e STILISTA. Nel 1993 acquisisce il titolo di MAESTRO D’ARTE UNFAASM e fonda il team GEOMETRARTE in collaborazione con altri due colleghi parrucchieri, specializzato nell’esecuzione di tagli dalle perfette geometrie, simili ad autentiche opere d’arte. Dagli anni 2000 sino ad ora, innumerevoli sono le sue collaborazioni con brands e stilisti di caratura nazionale ed internazionale, che portano Vincenzo a calcare prestigiosi palcoscenici, per sfilate, servizi fotografici e giornate di formazione. Costantemente aggiornato sulle principali tendenze moda provenienti dalle passerelle delle capitali europee ( in modo particolare quella londinese che rimane sempre la sua principale fonte d’ispirazione),  Vincenzo si propone con proprie collezioni, frutto di intuizioni e sensibilità, volte a stupire, anticipare e valorizzare ogni espressione di femminilità.